La Corsica è ai giorni nostri una tra le regioni più povere della Francia, alla quale è legata politicamente da quando, nel 1768, una rivolta popolare non costrinse i genovesi, che ne amministravano il territorio dal 1312, a cedere l'isola, peraltro molto più vicina alle coste italiane, ai francesi. Ma, per quanto si stia parlando di una regione della Francia e non di un possedimento parigino d'oltremare (come la Guyana francese, confinante col Brasile, o le isole di Guadalupe, Reunion o Martinica, fra Caraibi e Oceano Indiano), la Corsica rimane una terra estranea e "distante" rispetto alla Francia continentale, culturalmente lontana da una patria che non è mai stata considerata dai corsi come una "madre" (tutt'al più come una matrigna); sentimento ricambiato ampiamente dagli stessi francesi che, come accaduto anche da parte di tutte le potenze dominanti che li hanno preceduti sull'isola, l'hanno considerato sempre a loro volta alla stregua di un territorio coloniale o poco più, da sfruttare e usare ai propri fini più che da tutelare e valorizzare.
Il sentimento indipendentista ha quindi alimentato da secoli la cultura del popolo corso, concretizzandosi nelle continue rivolte e ribellioni contro tutti i dominanti di turno; ma il nazionalismo rimane ancora oggi nel DNA dei corsi, come si evidenzia dallo sventolare per le strade o sui balconi delle tante bandiere corse e dall'uso abituale di una lingua, il corso, che è sempre stato l'elemento identitario di una cultura per troppo tempo affidata tuttavia all'oralità.
Per di più i corsi rimangono legati a un principio fondamentale, che diventa il principio dei principi: l'onore. Si tratta di un principio che sta alla base della cultura di quest'isola, di un sentimento fondamentale, acquisito fin dalla nascita e che quindi determina la consapevolezza dell'integrità, sia a livello individuale che etnico. Ogni corso, appartenendo a una famiglia e a un villaggio, nasce con un capitale simbolico (il suo onore) che gli conferisce immediatamente "il diritto ad altri diritti", come l'ha definito Jacques Gil. Oltre all'onore individuale, c'è ovviamente un onore familiare, che si trasmette di generazione in generazione come un patrimonio inviolato, e anche un onore di villaggio e un onore nazionale. è in questo onore, tutto corso, che si nasconde la forza di coesione che unisce le varie parti della società corsa e che le dà la capacità di resistere da secoli alle forze centrifughe alimentate dall'esterno, anche se si è costretti a emigrare oltremare.
Si tratta di un universo di valori che ancora pochi comprendono fra coloro che approdano per qualche giorno nell'isola, ma che appare irrinunziabile a questo popolo, fiero e orgoglioso, che non ha mai rinunziato alla propria indipendenza, quanto meno a quella culturale, dato che alla fine non è stato mai in grado di raggiungere veramente, a lungo e definitivamente, quella politica.
Alla storia, al territorio, alla società, alle tradizioni e all'identità di questo popolo, le cui istanze di autonomia sono disattese da secoli, è dedicato questo volume.
La Corsica: un'isola continuamente colonizzata
- Il territorio
- La storia dell'isola nei secoli
L'identità corsa e il clanismo
- Famiglia, villaggio, territorio
- Patria e stato
- Il problema della mafia corsa
La lingua corsa come elemento identitario
- Una breve storia linguistica della Corsica
- Le aree linguistiche del corso
- I rapporti lessicali e fonetici con italiano, sardo e francese
- Le coniugazioni verbali
- I toponimi
Le espressioni letterarie dotte e popolari
- Le problematiche alla base della storia della letteratura corsa
- Anche le composizioni popolari acquistano dignità letteraria
- La situazione odierna e le nuove tendenze
I due volti della Corsica: città costiere e borghi di montagna
- La costa occidentale da Bonifacio ad Ajaccio
- Cargèse, la Balange e la penisola di Capo Corso
- Bastia e Corte
- La costa sud-orientale
Le manifestazioni sacre e profane e le tradizioni popolari corse
- Le manifestazioni sacre
- Le paghjelle e i festival musicali
- Le sagre e le altre manifestazioni profane
Il patrimonio etnografico della Corsica
- L'artigianato e i suoi legami con le tradizioni e le superstizioni
- Majare e mazzeri
- I prodotti tipici dell'agroalimentare e la cucina corsa
- La conservazione del patrimonio tradizionale e i musei etnografici
Il futuro della cultura corsa fra identità e integrazione